Passione tramandata di generazione in generazione caratterizzata dal legame per la terra che conoscono da sempre.
Giuseppe Marcon
Sapere antico e cura quotidiana
Giuseppe Marcon vive in un paesaggio che sembra uscito da una fiaba. I suoi vigneti si snodano nelle colline più dolci dell’area di Conegliano, a Collabrigo, una morbida valle che sembra isolata da tutto e da tutti, anche se in realtà siamo a pochi chilometri dal centro di Conegliano. Attorno, boschi ospitano caprioli, qualche cinghiale e un sacco di funghi chiodini quando è stagione.
Lino ed Ester Padoin
Coltivare oggi, pensando a domani
Chi pensa che pensione sia sinonimo di riposo, non conosce il signor Lino e sua moglie Ester. Dopo una vita in fabbrica, quando il lavoro in vigna era un passatempo nel fine settimana, oggi si dedica a tempo pieno ai suoi 11 ettari di vigneti tra Pieve, Refrontolo e Barbisano. Non pochi se si considera che non arriva dalla classica famiglia di viticoltori.
Renato Zanette
Il vigneto giardino di Renato Zanette
Renato Zanette ci accompagna nel vigneto che circonda casa sua e dimostra di non aver dimenticato la lezione paterna: la sua vigna assomiglia a un giardino, così pulita e ordinata, senza un ramo per terra o un attrezzo fuori posto, persino in un periodo dell’anno che non si presta certo ai servizi fotografici, in cui è troppo presto per tagliare l’erba tra i filari e la terra è smossa.
Lino Borsoi
Per fare il vino ci vuole il letame (buono)
Andare a casa di Lino Borsoi è come viaggiare nel tempo e tornare indietro di 50 anni, non per mancanza di tecnologia ma perché incarna l’agricoltura di una volta, variegata e autosufficiente. Qui ci sono i campi coltivati a vite, l’orto dietro casa, ma ci sono anche le mucche con i campi a foraggio per il fieno e i boschi dove d’inverno, quando i campi richiedono meno attenzione, si fa la legna per alimentare la caldaia e scaldare casa.